L’ Associazione Culturale Terravecchia con il patrocinio del Comune di Frasso Telesino, ha riportato in vita la manifestazione artistico culturale denominata Terravecchia, riproponendo l’originale manifestazione, che tra il 1983 e il 1987, ha prodotto più di 40 interventi artistico-ambientali che sono ancora oggi presenti e arricchiscono i vicoli dei vecchi quartieri.
La manifestazione prende il nome dal vecchio quartiere di “Terravecchia”, primo insediamento del centro abitato di Frasso Telesino e dove furono realizzati i primi “murales” ad opera di diversi artisti affermati ed emergenti.
Nelle successive edizioni l’esperimento si diffuse nei vari quartieri che via via si arricchirono di opere di artisti prestigiosi quali Omar Galliani, Roberto Barni, Serse Roma, Louise Bec, Francois Lamore, Thomas Lange ed altri.
Le cinque edizioni della Manifestazione TERRAVECCHIA che si sono svolte tra il 1983 e il 1987, organizzate dall’allora Sindaco prof. Carmine Calandra, hanno prodotto opere d’arte contemporanea di rilievo che segnano i vicoli e le strade cittadine e che hanno trasformato il centro abitato di Frasso Telesino in una mostra permanente all’aperto dove l’arte si confonde con la quotidianità della vita dei cittadini, con l’uomo al centro del tema in ogni edizione.
La manifestazione ebbe il proposito di suscitare occasione di vita comune che consentiva pure agli abitanti di fruire dei valori propri dell’arte, instaurando rapporti di intesa cordiale tra cittadini ed artisti, ponendo l’attenzione verso la memoria storica delle sue stesse origini.
Dopo circa trenta anni la manifestazione è stata riproposta grazie all’impegno dell’Associazione Culturale Terravecchia e al sostegno dell’Amministrazione Comunale di Frasso Telesino, dando vita a due nuove edizioni, una nel 2014 dal titolo “TERRAVECCHIA: L’UOMO, LA METAFORA, IL MISTERO” con la partecipazione di Thomas Lange, Mutsuo Hirano, Gianluigi Colin, Daniela Conte e Max Ciogli ed una nel 2015 – “TERRAVECCHIA: L’UOMO, LA TRADIZIONE, IL TERRITORIO” – con la partecipazione di H.H Lim, Christian Leperino e Daniela Conte, esportando l’idea dell’epoca con una visione del tutto innovativa sotto ogni punto di vista, legandola alle bellezze del territorio e ai suoi prodotti tipici, estendendo il progetto ai vari vecchi quartieri che compongono il centro abitato.
Ed una terza Edizione nel 2016 della Manifestazione “TERRAVECCHIA: L’UOMO, IL SUONO, LA NATURA”, che rappresenta un viaggio nel vecchio quartiere detto “Piconi” attraverso le tracce dei vecchi “murales” e l’installazione di nuove opere artistico-ambientali a cui fanno da cornice le opere della “street art” che hanno lo scopo di riqualificare l’esistente asilo nido e allo stesso tempo hanno comportato la valorizzazione del vecchio quartiere, anche attraverso piccoli interventi di riqualificazione.
La Manifestazione nasce dall’idea di utilizzare l’arte, la musica, la gastronomia come strumenti per la conoscenza e la tutela del nostro territorio montano per salvaguardarlo e da utilizzare come risorsa economica, capace di apportare crescita e sviluppo per l’intera area e per la valorizzazione dei prodotti tipici locali del nostro territorio.
La manifestazione rappresenta un itinerario turistico integrato che valorizza le risorse del territorio proponendo un percorso di qualità, un viaggio sensoriale visivo e di sapori, attraverso i vecchi vicoli e gli slarghi del vecchio borgo.
Con lo stesso spirito di allora e con rinnovata energia e vitalità un gruppo assai eterogeneo di artisti diversi del mondo artistico e della Street art, per linguaggi, media espressivi e nazionalità, sono stati selezionati per realizzare nuove opere permanenti dedicate a Terravecchia, corrispondendo alla legittima necessità di cultura dei frassesi e di coloro che intendono ancora fruire dei valori dell’arte e dell’impegno creativo in un contesto unico, fatto di vita quotidiana e di interessanti occasioni di incontro e di scambio reciproco.
Gli interventi artistici–ambientali, sono stati curati nelle tre recenti edizioni dal Dott. DAVIDE SARCHIONI.
L’ultima edizione, quella 2016, sono stati creati due appuntamenti distinti il 25/26 Giugno con gli artisti VALENTINA PALAZZARI, BRUNO PELLEGRINO, CATERINA TOSONI e il 21-24 Luglio con gli artisti GABRIELE BONATO, LUCA GRECHI, LELLO TORCHIA.
Come ribadito dallo stesso curatore artistico Dott. Davide Sarchioni: “Terravecchia 2016: L’arte, il suono, la natura torna per riportare l’arte al centro della vita cittadina riconoscendo non solo l’importanza di vivere immersi nel bello estetico, nella pienezza e nell’appagamento dei sensi, ma anche la funzione di stimolo svolta dall’abitare quotidianamente una dimensione progettuale in continuo divenire. Terravecchia ha lo scopo di sollecitare continuamente la sensibilità individuale per aprire dialoghi collettivi attraverso l’incessante ricerca di un equilibrio tra l’uomo e la sua dimora primordiale, la natura, carpirne i movimenti e i suoni più reconditi, nell’interazione continua tra città e paesaggio”.
Nell’ultima edizione, gli artisti coinvolti provengono da esperienze diverse, utilizzano materiali diversi, tecniche diverse, accomunati al rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda: Nel lavoro di Valentina Palazzari è essenziale la scelta di materiali metallici legata alle proprie qualità fisiche ed estetiche, alla loro capacità di mutamento e di trasformazione in relazione agli agenti esterni e al trascorrere del tempo.
Palazzari utilizza tondini in ferro, reti elettrosaldate quale riferimento ai “ferri” arrugginiti che emergono dalle murature in cemento degli edifici dismessi di cui ne costituiscono l’ossatura, la struttura portante e che diventano gli elementi primari di un nuovo e personale costrutto linguistico e formale, in grado di dischiudere ulteriori percorsi immaginativi e significati.
Bruno Pellegrino si affida al gesto pittorico per intervenire senza soluzione di continuità su diversi supporti per realizzare volti e ritratti ispirati dalle stesse caratteristiche estetiche del materiale utilizzato. Nella recente serie di volti in ferro assimilabili alla scultura, il gesto pittorico si traduce in un segno agile e sintetico. Caterina Tosoni riflette da tempo sul tema del riutilizzo e del riciclo di oggetti e materiali plastici di uso quotidiano per tentare di rispondere alle sfide ambientali ed energetiche che si pongono a livello globale. Per dare forma alla sua ricerca l’artista preleva una serie di oggetti d’uso comune per poi azzerarne il potere seduttivo grazie al colore monocromo ed utilizzarli nella loro valenza plastica per comporre nuove forme scultoree.
Gli interventi di Street Art, coordinati dall’artista telesino KORVO, ovvero Carmine Foschino, insieme ad altri tre nuovi artisti, hanno avuto il compito di riqualificare l’asilo nido e gli spazi adiacenti attualmente in abbandono, con opere artistiche che utilizzano nuovi linguaggi. Un percorso urbano, tra arte le opere già realizzate e nuove, tra pittura, scultura e l’arte della Street Art, musica e gastronomia.
Non vi resta che venire a Frasso Telesino ad ammirare questo museo a cielo aperto…..TERRAVECCHIA.